Demenza: e se fosse il microbiota cerebrale?

La produzione di enzimi che degradano la barriera emato-encefalica, creando piccole fessure che ne facilitano il passaggio
Infiltrazione attraverso i nervi sensoriali, in particolare quelli del naso e della bocca, che forniscono un accesso diretto al sistema nervoso centrale
Passaggio attraverso il nervo vago, un collegamento diretto tra il microbiota intestinale e il cervello, che potrebbe facilitare la migrazione di alcuni microrganismi patogeni
Queste scoperte sollevano nuovi interrogativi sull’impatto complessivo del microbiota sulla salute del cervello e aprono nuove prospettive per la ricerca medica.

Verso nuovi approcci terapeutici?
Identificare un legame tra microbi e neurodegenerazione potrebbe rivoluzionare il nostro approccio alla prevenzione e al trattamento di malattie come l’Alzheimer e il Parkinson. Gli antimicrobici potrebbero svolgere un ruolo protettivo contro queste patologie?

Studi hanno già dimostrato che le persone trattate per l’herpes

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