Occhio al “falso miele” che arriva dalla Cina: i consigli dell’esperta per evitare brutte sorprese

Fondamentale è controllare la provenienza. Comperare un prodotto che proviene dalla Cina è un po’ come andarsela a cercare; i Paesi dell’Est Europa sono grandi produttori di miele, ma c’è anche naturalmente il miele italiano. L’arma migliore, però, è la conoscenza del prodotto. I mieli uniflorali, ma anche i millefiori territoriali, sono molto difficili da copiare rispetto a quei mieli che sono standardizzati a livello organolettico dall’industria.

Perché distinguiamo così bene il parmigiano reggiano o una mozzarella di bufala da un formaggio indefinito, e invece potremmo farci ingannare sul miele? Ti accorgeresti subito se ti vendono un caprino al posto di un pecorino, mentre non capita lo stesso se ti vendono un miele di sulla per uno di acacia. E poi, perché del tuo territorio conosci bene la varietà dei formaggi o quella dei vini, ma non quella del miele? Si dovrebbe partire dal recuperare un po’ il rapporto diretto con gli apicoltori locali.

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