Una volta pronti, puoi servirli caldi e fragranti appena impiattati, per un pranzo o una cena alternativa tra amici, oppure puoi gustarli freddi, dopo qualche ora dalla cottura: anche se, in quest’ultimo caso, per una resa ottimale, ti suggeriamo di sostituire gli spaghetti con altro formato corto.
A piacere, puoi arricchire la pasta con gherigli di noci tritati, parmigiano grattugiato o, per chi ama osare, con filetti di tonno sott’olio sgocciolato. Oppure puoi insaporirla con la ricotta, ben scolata dal siero e ridotta in crema in una ciotola insieme a un filo d’olio e a un ciuffo di coriandolo sminuzzato.
Buoni tutti l’anno, gli spaghetti con il miele venivano cucinati un tempo, secondo antica tradizione, per San Giuseppe, in occasione della festa del papà, e durante il Venerdì santo: giorno di digiuno quaresimale e di astinenza dalle carni.