In cucina l’arte del riciclo è sacra e il riutilizzo degli scarti una vera e propria filosofia di vita. Se con l’acqua di cottura della pasta sapete già cosa fare, vi sorprenderà sapere che anche l’acqua di cottura delle patate può essere utilizzata in tantissimi modi, dalle stoviglie da sgrassare alle piante da innaffiare. Se state pensando di preparare un’insalata di patate o un purè cremoso, non buttate l’acqua di cottura, fatela raffreddare e scoprite tutti i modi in cui può esservi utile, dentro e fuori le mura della cucina.
Quando si può mangiare la buccia delle patate? Sbucciarle prima di lessarle oppure no? La buccia delle patate contiene solanina, sostanza tossica per l’uomo ma, niente paura, perché l’intossicazione da solanina è una cosa talmente rara da essere di fatto impossibile, per diversi motivi.
Le patate al punto giusto di maturazione contengono un livello di solanina che va dagli 8 ai 25 mg per kg un quantitativo non dannoso per la salute umana.
L’intossicazione da solanina, infatti, arriva solo su quantità veramente elevate: servirebbero, per un uomo di circa 70 kg, oltre 2 kg di patate con un livello alto di solanina per avere un principio di intossicazione.
Detto questo, però, è bene ricordare che le patate germogliate, verdi, o particolarmente mature (quelle con la buccia grinzosa, per intenderci) sviluppano un quantitativo di solanina più elevato delle patate al corretto punto di maturazione: le patate devono infatti essere raccolte da mature e consumate entro 5 mesi dalla loro raccolta.