di Lyme, in diversi pazienti affetti da demenza.
Tuttavia, sembra che non sia un singolo agente patogeno a essere responsabile delle malattie neurodegenerative, bensì uno squilibrio globale del microbiota cerebrale. Un’analisi di 32 cervelli umani (metà dei quali affetti dal morbo di Alzheimer) ha dimostrato che alcune associazioni di microbi erano correlate a diversi stadi della malattia (Mené et al., 2023). Alcune interazioni tra specie batteriche potrebbero addirittura peggiorare il danno cerebrale, esercitando ulteriore pressione su neuroni già vulnerabili.
Come arrivano i microbi al cervello?
Se la barriera ematoencefalica dovrebbe proteggere il cervello, come riescono questi microrganismi a infiltrarsi al suo interno? Sono state avanzate diverse ipotesi:
L’uso delle cellule immunitarie come “cavallo di Troia”, consentendo loro di attraversare la barriera protettiva del cervello senza essere rilevati