La barca di San Pietro: la suggestiva tradizione legata alla festa di San Pietro e Paolo

Il procedimento è piuttosto semplice: la sera precedente si riempie di acqua fredda (meglio se di fonte) una caraffa, un barattolo, un vaso o un contenitore di vetro (anticamente si utilizzava un fiasco di vetro trasparente, privo del rivestimento in paglia), si fa colare delicatamente al suo interno l’albume di un uovo e poi si trasferisce il tutto all’aria aperta – su un prato, in un giardino, meglio ancora sotto un albero, oppure semplicemente sul davanzale esterno di una finestra di casa − in modo tale che la soluzione assorba la rugiada delle prime ore del mattino. Il giorno successivo si assiste a una vera e propria magia, tutta da interpretare: l’albume, infatti, a contatto con l’acqua, formerà delle strutture filamentose bianche, quasi trasparenti, simili alle vele di una barca o di un veliero. Se aperte, indicherebbero giornate di sole, se chiuse e strette, pioggia in arrivo e nulla di buono all’orizzonte.

A seconda della loro forma e dell’aspetto del veliero in generale, i contadini sarebbero in grado di comprendere le condizioni meteorologiche future e, dunque, come sarà il raccolto nei campi e di conseguenza il destino della propria famiglia. Un bel veliero, in generale, è la promessa di un’ottima annata per le messi. Il suo effetto, visibile fino a mezzogiorno, si dissolverà lentamente nel corso della giornata.

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