Le erbe spontanee da raccogliere in montagna: quali sono le principali e come usarle

Il nome scientifico è Achillea millefolium, si trova sia in pianura sia in montagna, fino a 2500 metri di altezza ed è una pianta perenne molto comune. Ha foglie verdi e fiori bianchi a grappoli: in cucina non viene particolarmente utilizzata se non come erba aromatica fresca o essiccata (per esempio per arricchire il sale o un mix di profumi) o per la preparazione di liquori. La sua funzione principale è quella officinale: la si può usare in tisane o decotti digestivi, oppure è particolarmente efficace contro gli spasmi muscolari e come cicatrizzante. Il suo nome, infatti, sembra derivare proprio dall’eroe greco, che la impiegò per curare le sue ferite. La presenza di flavonoidi, inoltre, potrebbe favorire l’equilibrio ormonale durante la fase premestruale, combattendo nervosismo e spossatezza.

8. Asparago di monte

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