Il Migliaccio è un tipico dolce di semola e ricotta della cucina napoletana e della regione Campania, in Italia. Dalle origini antiche legate alla tradizione contadina, il migliaccio napoletano è una ricetta classica che viene servita durante il periodo di Carnevale (Carnevale) che comprende il Martedì grasso. Questi giorni di festa anticipano la Quaresima, periodo in cui i cattolici mangiano meno carne e cibi grassi per tradizione.
La parola italiana migliaccio significa “budino” in inglese in quanto è cremoso e umido all’interno, ma questa è in realtà una torta con una consistenza a metà strada tra una cheesecake americana e un budino denso.
Il Migliaccio è fatto con pochi e semplici ingredienti come la semola e la ricotta . Insieme ai tradizionali bomboloni e chiacchiere, si può gustare il migliaccio napoletano durante il periodo di Carnevale.
In origine l’ingrediente base era appunto il miglio ( migilo in italiano), il cereale da cui si ricavava la farina con cui preparare questa specialità, da cui il nome migliaccio. Il miglio veniva mescolato con zucchero e sangue di maiale, ma oggi si usa la semola. Viene prodotto dalla macinazione della semola di grano duro, che viene poi cotta dolcemente con latte e burro, quindi impastata con uova, zucchero e ricotta.
L’aggiunta di scorze di agrumi conferirà al migliaccio un gustosissimo , irresistibile e sottile profumo di limone , che conquisterà grandi e piccini.
Gli ingredienti utilizzati per questo dolce sono gli stessi che ritroviamo nel ripieno delle sfogliatelle ricce ; per questo, in alcune zone della Campania, il migliaccio napoletano è noto anche come sfogliata . La tradizione contadina medievale prevedeva anche l’aggiunta di sangue di maiale , usanza che si è persa nel tempo.