Dopo pochi minuti dalla preparazione, il caffè comincia a perdere le sue caratteristiche migliori. Gli aromi, responsabili dell’unicità di ogni miscela, sono sostanze volatili che tendono a disperdersi rapidamente. Se fatto stazionare nella moka anche per un’ora o due, il sapore della bevanda diventa più piatto e amaro, nonostante resti ancora bevibile.
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Dopo quattro o cinque ore, però, l’ossidazione avanza e il caffè diventa decisamente meno gradevole, acquistando un retrogusto metallico o addirittura acido. Se trascorre un’intera notte, poi, il rischio è che, oltre a risultare poco piacevole al palato, si formino residui oleosi eccessivi e incrostazioni nella moka stessa, che potrebbero alterare anche i successivi caffè: la caffettiera, infatti, va sempre pulita dopo ogni utilizzo.